TITOLO: “I POLITICI CAMERIERI DEI BANCHIERI?" - scarica l'invito -
I POLITICI CAMERIERI DEI BANCHIERI?
“I politici sono camerieri dei banchieri”: chi ha usato questa frase forte ed incisiva non è un fanatico invasato da qualche teoria complottista ma Ezra Pound, uno dei massimi poeti ed uomini di cultura del ‘900.
Lo scenario che aveva di fronte era molto simile all’attuale: gli sconvolgimenti economici-sociali conseguenti alla crisi del 1929.
Pound individuò nella questione monetaria il problema per eccellenza e in coloro che producono i soldi – i banchieri - i veri detentori del potere reale, nei confronti dei quali i politici svolgerebbero il ruolo di meri camerieri: fornire servizievolmente una tavola imbandita per saziare il loro appetito.
La provocazione di Pound appare quanto mai attuale ed interroga le nostre coscienze.
Chiediamoci quanti di noi sanno oggi che cosa sia il denaro, chi lo crei e chi ne sia il proprietario al momento della sua emissione.
Chiediamoci quanti di noi sanno che fenomeni perniciosi quali il debito pubblico, il debito individuale, la tassazione esosa, la perdita del potere di acquisto dei cittadini, la cronica instabilità economica con il suo strascico di disoccupazione, povertà e disagio sociale hanno la loro radice nel fatto che attualmente il denaro può nascere solo come debito di Stati e cittadini verso il sistema bancario.
Chiediamoci quanti di noi sanno che le risorse materiali, professionali e tecnologiche delle nazioni giacciono inutilizzante perché gli Stati hanno perso il monopolio monetario, affidato alle banche.
Chiediamoci infine quanti di noi sanno che il 97% di tutto il denaro esistente viene prodotto da banche commerciali private sotto forma di debito e il rimanente 3%, sempre come debito, da banche centrali, le maggiori delle quali di proprietà privata.
Di fronte a questi dati di fatto, denunciati ormai da una vasta schiera di economisti e sociologi, si impone la domanda: come uscire da tale vicolo cieco?
La soluzione c’è: restituire allo Stato la proprietà del denaro al momento dell’emissione, come era avvenuto per secoli, ed abolire il denaro-debito bancario.
Riteniamo che chi si occupa di bene comune non può rimanere indifferente rispetto a tutto ciò, non può sottrarsi al dovere di conoscere, approfondire e trattare una questione così importante, che influisce tragicamente su ogni aspetto della vita dei cittadini.
I politici sono quindi chiamati ad una grande prova, da cui dipende secondo noi la sopravvivenza stessa della politica come tale: far prevalere la giustizia sull’ingiustizia, il diritto sulla prepotenza dei più forti, rimettendo il denaro al servizio dell’economia e l’economia al servizio dell’uomo: questo vuol dire oggi non essere camerieri dei banchieri.
Riteniamo anche che il periodo di campagna elettorale sia il più adatto per discutere di queste tematiche, in quanto momento privilegiato di incontro tra cittadini e politici.
A tal fine Giustizia Monetaria ha organizzato questo convegno, invitando rappresentanti di vari schieramenti del mondo politico e tutta la cittadinanza.
PROGRAMMA
20.45 – 20.50 Dr. Pierantonio Locatelli
Segretario di Giustizia Monetaria
20.50 – 21.00 Prof. Savino Frigiola
Autore del libro “Alta finanza e miseria”
21.00 – 21.20 Dr. Matteo Mazzariol
Presidente di Giustizia Monetaria
21.20 – 21.40 Sen. Fernando Rossi
Lista per il Bene Comune, già
Insieme con l’Unione Verdi – Comunisti Italiani
21.40 – 22.00 On. Mario Borghezio
Europarlamentare Lega Nord
22.00 – 22.45
Discussione aperta al pubblico
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